13/05/2020

L’emergenza sanitaria  Coronavirus ha determinato un crollo totale del settore  del  Turismo per il 2020, ed in particolare l’Italia è una delle mete del mondo più colpite. Il solo settore della balneazione stima una perdita di 30 miliardi  di euro ed un costo per l’adeguamento delle misure anti- covid di 360 milioni di euro per il solo comparto delle concessioni  demaniali marittime.   In Puglia il settore alberghiero – secondo  Federalberghi regionale – registra perdite tra i 100 ed i 150  milioni di fatturato  al mese.

Il crollo del turismo significa crollo di un sistema complesso che comprende strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, stabilimenti balneari, agenzie viaggi e tour operator, guide ed accompagnatori turistici, ristoranti, sale ricevimento, eventi e congressi, porti turistici, discoteche e luoghi di intrattenimento, parchi e luoghi di divertimento e sport, ma anche cultura,  servizi museali, spettacoli , regali e souvenir etc. 

Un mondo che si ferma, che ferma il lavoro, e non solo i lavoratori collocati in  cassintegrazione o licenziati, ma anche quelli  precari (giovani, donne)  che perdono  questa opportunità.

Dopo il coronavirus dovremo probabilmente misurarci con un nuovo di sviluppo, dove le persone avranno maggiore importanza, ma dovremo arrivarci e non sarà facile anche perché dovremo prima passare questa  prova della fase 2  che comunque ci impone di non abbassare la guardia. 

E allora la domanda…  Come sarà l’estate 2020? Il tema vede impegnati il Governo, la Regione, i Sindaci, le Organizzazioni di categoria, la informazione, e i tecnici. I super tecnici, i veri guru da cui dipende il grande interrogativo: riusciremo ad andare in vacanza questa estate? Si sta lavorando perché le spiagge possano tornare ad essere frequentate dalle famiglie seppur tra rigide regole di distanziamento, obblighi di protezione e mascherine. Il turismo sarà di prossimità, si viaggerà in Italia o addirittura in Puglia, ci saranno regole di distanziamento al bar, al ristorante , sui mezzi pubblici, sui treni. Non sappiamo ancora  come e quando gli aerei  torneranno a volare, intanto però continueremo a lavorare per raccontare la bellezza della nostra terra e per sostenere l’economia del turismo. 

A tal proposito qui di seguito qualche riflessione a cura delle categorie provinciali del settore  aderenti  a Confturismo/Confcommercio Taranto (Federalberghi; Ospitalità extra alberghiera; Confguide; FIPE BAR/RISTORAZIONE; SIB; SILB)  

La sicurezza

Uno dei problemi più gravi attiene la sicurezza dei lavoratori e dei clienti: scienziati e rappresentanze del mondo imprenditoriale stanno attivando percorsi di confronto e sia Federalberghi  che Fipe hanno  consegnato agli esperti del Governo le proprie proposte.  Nei giorni scorsi è stata la volta dei Rettori delle Università pugliesi: hanno presentato  un documento di 150 pagine al Presidente della Regione Puglia. Una gran mole di lavoro,  varie video call con le organizzazioni delle rappresentanze di categoria ed i tecnici ,  dalla quale dovranno scaturire i protocolli che si dovranno adottare nelle attività per gestire l’accoglienza, le imprese balneari, i ristoranti, i visite guidate e quant’altro. Protocolli che dovranno essere anche economicamente sostenibili per l’impresa.  La responsabilità penale per l’imprenditore resta comunque uno dei grandi nodi da sciogliere.

Le risorse

  • Gli aiuti della Regione Puglia- Nei giorni scorsi l’assessore al Turismo della Regione ha annunciato varie opportunità ed in particolare:  voucher  occupazionali fino a 7 unità  per il settore alberghiero ed  il  microprestito per le PMI  per  una disponibilità di 45 milioni di euro per il comparto turistico e culturale; inoltre  l’ampliamento  del Titolo II Emergenza Covid a sostegno delle piccole e medio imprese turistico-alberghiere. 
  • Gli aiuti del Governo - Il turismo però ha bisogno di ingenti flussi di danaro per uscire  dal coma ed iniziare a respirare per sostenere la fase 2;   le risorse della Regione certamente, come ammesso dalla stessa Assessore  al Turismo, non basteranno. Si attende il decreto di maggio del Governo, già si sa che ci sarà un bonus vacanze (tax credit) da utilizzare entro il 2020  in strutture ricettive o stabilimenti  balneari di 500 euro  a famiglia. L’altra ipotesi è un  credito di imposta, un indennizzo  per imprese alberghiere  che hanno visto ridotto il volume di affari  e hanno subito drastici cali del fatturato. In arrivo probabilmente:  il bonus affitti; l’estensione degli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori stagionali; un fondo per il 2020 per sostenere le imprese balneari negli interventi di sanificazione; l’esenzione sino a ottobre della tassa di maggiore  occupazione del suolo pubblico per ristoranti e bar. 

Le richieste delle categorie

  • Contributi a fondo perduto a sostegno delle imprese 
  • Moratoria fiscale e contributiva  sino a gennaio 2021 
  • Azzeramento delle sanzioni per i ritardati pagamenti di cartelle erariali 
  • Interventi sui gestori  utenze 
  • Rafforzamento della cassa integrazione 
  • Accelerazione tempi di pagamento pubbliche amministrazioni 
  • Semplificazione burocratico/amministrativa
  • Interventi sulle locazioni commerciali, con ampliamento  classi catastali 
  • Ampliamento ed estensione del bonus a tutte le categorie, professionisti compresi
  • Maggiori risorse ai comuni e  flessibilità ai sindaci nella gestione dei bilanci per avviare iniziative di sostegno al comparto del turismo
  • Sospensione dei canoni demaniali per il 2021
  • Sospensione degli adempimenti tributari  sino a dicembre 2020 (Regione)
  • Azzeramento delle tasse locali sino a gennaio 2021(Comuni)
  • Azzeramento diritto camerale 2020/21 (Camera di commercio)
  • Semplificazione degli iter burocratici  autorizzazioni, permessi,  etc (Stato,  Regioni, Enti locali, etc )
  • Coordinamento e snellimento dei controlli da parte Autorità competenti
  • Banche: snellimento procedure; azzeramento delle commissioni bancarie su anticipo fatture

Alcune proposte  delle associazioni di categoria  per affrontare i primi mesi della fase 2 

Controlli contro  l’abusivismo→   ‘ Legalità’come garanzia di sicurezza e qualità, per una fruizione sicura dei servizi turistici

Dehors→ Ampliamento   degli spazi utilizzabili per la ristorazione e bar sino a fine ottobre (aree pubbliche) 

Accoglienza →Adozione di una strategia di comunicazione e marketing della destinazione ‘Taranto e la sua provincia’ per rassicurare la comunità e gli ospiti riguardo gli aspetti sanitari. I materiali di comunicazione saranno a disposizione da parte di ogni impresa o professionista  (disponibili in rete e scaricabili) 

Rete della città solidale → Valorizzazione del commercio tradizionale di vicinato attraverso l’attivazione di una rete tra attività del commercio, imprese turistiche, luoghi di interesse,  guide turistiche locali 

Meno contante→ Incentivo all’utilizzo del sistema di prenotazioni on line  ed all’utilizzo del danaro elettronico (duplice vantaggio: sicurezza e legalità) 

Digitale→ Supporto del digitale per accelerare la ripresa attraverso app e applicazioni che illustrino itinerari brevi nel territorio provinciale e che consentano l’acquisto di un biglietto di viaggio o di un vaucher 

Mini tour di prossimità con pranzo→ Si prenota on line, si arriva all’appuntamento con la propria auto (self drive),  sul posto la guida attende per accompagnare   in  minitour sul territorio   max 8 persone, ci si ferma per il pranzo a tavoli distanziati 

Story-telling  della bellezza→ La promozione emozionale  del territorio (attraverso immagini, scorci, filmati e racconti )per portare le persone attraverso un viaggio virtuale (siti, social, app) a voler conoscere dal vivo Taranto e la sua provincia 

Viaggiare su due ruote→ Alla scoperta del territorio viaggiando in bicicletta per favorire un turismo lento di prossimità ed ecocompatibile, incentivando la nascita di circuiti ciclo/turistici (B&B, trattorie, agriturismi)

Seduti in discoteca →Le discoteche estive all’aperto si trasformano in luoghi per cenare (distanziati) e applaudire ad  uno spettacolo