16/02/2021

L’emergenza Covid continua a rallentare le attività del commercio, ma non frena la tassazione locale.

In arrivo a Taranto – il 28 febbraio -    la terza  rata TARI. Le attività del commercio confidano in un rinvio del termine di pagamento, e chiedono alle amministrazioni locali del territorio provinciale di rivedere le politiche tributarie nei confronti delle imprese del Terziario.

Su sollecitazione delle delegazioni territoriali di Confcommercio, il presidente Leonardo Giangrande , in una lettera ai  Sindaci dei Comuni della provincia, nell’evidenziare come la emergenza sanitaria richieda misure concrete di sostegno alle imprese,  sollecita un’attività di confronto immediato al fine di individuare dei percorsi atti a sostenere le attività, iniziando dall’avvio di politiche di riduzione, rinvio e laddove possibile esenzione, dei tributi locali.

Inoltre è necessario che il confronto prenda in esame le disposizioni contenute nella legge 160 del dicembre 2019 che, a decorrere dal 2021, prevede l’adozione -da parte di comuni, provincie e  città metropolitane- del ‘canone unico patrimoniale’ che unifica il prelievo Tosap/Cosap (imposta comunale sulla pubblicità, affissione, insegne, occupazione spazi ed aree pubbliche), impegnando i comuni all’approvazione dei relativi regolamenti e delle tariffe per l’anno in corso.

Gli interventi del Governo risultano del tutto insufficienti a garantire il superamento di questo difficile momento, aggravato dai riflessi sull’economia del territorio della  crisi del settore industriale, e pertanto è necessario che le amministrazioni locali supportino le attività  commercio, dei servizi e del turismo, attraverso l’adozione di politiche tributarie che sostengano le imprese in questa difficile  prova  di ‘resistenza’ che sta impegnando il terziario tarantino. Un primo concreto segnale lo si attende dal sindaco Rinaldo Melucci, al quale proprio in  queste ore il presidente Giangrande, ha chiesto – attraverso una comunicazione al Sindaco - di considerare la possibilità di prorogare il termine di pagamento della terza rata TARI. Sarebbe un  segnale concreto a conferma di quelle espressioni  di vicinanza verso  il mondo delle imprese più volte espresse dal  primo cittadino del Comune capoluogo.