07/06/2022
La storia di Taranto e della sua portualità sta cambiando. La città non ha mai avuto corretta coscienza di quanto importante fosse il suo porto e di quanto un’economia che prenda ricchezza dal mare possa crescere rapidamente, oggi lo scalo ionico ha una posizione più centrale nella vita della città.
Il presidente di O.P.T.I.M.A. (la categoria degli operatori portuali tarantini di Confcommercio Taranto) Marco Caffio, agente marittimo al vertice dell’azienda omonima che quest’anno compie mezzo secolo d’attività, evidenzia che determinate scelte in passato hanno portato alla perdita di importanti traffici di merci varie, di cantieristica e di attività offshore obbligando, nel contempo, gli operatori a vivere uno stato di concorrenza molto serrata per quei pochissimi traffici rimasti liberi su un mercato saturato dalle scelte logistiche della grande industria.
“Pur sapendo che il porto di Taranto ha nella vocazione industriale la sua maggiore peculiarità non possiamo non considerare -evidenzia Caffio- il cambio di passo portato avanti dall’intero sistema portuale che può offrire oggi, al termine dei lavori di rimodernamento del porto, un approdo snello, sicuro con adeguati pescaggi e vicino alle grandi arterie nazionali del trasporto su gomma e ferroviario. Oggi lo scalo pugliese parla di attività nuove, distaccate dalla logica del passato e di professionalità di alto livello finalmente riconosciute dal mercato e libere di potersi esprimere con grandi capacità e risultati soddisfacenti. Con un retroporto completo ed evoluto si potrà completare l’iter di avvicinamento a quei player strategici che potranno trovare strutture e snellimenti burocratici che possano invitarli a investire su Taranto.”
Taranto paga la distanza dalle usuali linee di navigazione con un giorno di navigazione in più per l’entrata e uno per l’uscita, ma potrebbe offrire molteplici servizi e attività agli armatori. Per Caffio una svolta potrebbe essere la creazione di un’area di temporanea custodia doganale all’interno degli spazi portuali e retroportuali che consenta la creazione di un hub del transhipment per il project cargo, le aree di stoccaggio e la preparazione delle imprese portuali e dei servizi tecnico nautici garantirebbero massima resa agli avventori. Inoltre vanno considerate le condizioni meteo che a Taranto garantiscono circa il 90% dei giorni lavorabili all’anno senza dimenticare possibilità di bunkeraggio tramite la raffineria locale che potrebbe fornire carburanti di elevata qualità ai vettori.
C’è grande voglia di sviluppo per nuovi traffici, il crocieristico è ormai realtà con più di 50 scali nella stagione 2022, a salire per gli anni a venire, gli occhi dei più importanti armatori guardano al porto di Taranto con interesse.
Taranto è ormai un porto che può essere definito multifunzionale e aperto a tutte le tipologie di operazioni sia in ambito Europeo che in ambito internazionale ricordando la sua natura sicura e la sua posizione strategica che garantisce massimo comfort.